Versione tratta da "Encicliche proibite", Marini editore, Romaa 1972, 14 gennaio 2005
4. l’autonomia dell’ordine civile dall’ordine divino E poiché rimossa la religione della società, e ripudiata la dottrina e l’autorità della divina rivelazione, la stessa genuina nozione della giustizia e dell’umano diritto si ottenebra o si perde, ed invece della giustizia del legittimo diritto si sostituisce la forza materiale; così appare, perché alcuni, pienamente trasandati e postergati i certissimi principi della sana ragione, osino proclamare: «La volontà del popolo manifesta, come dicono, con la pubblica opinione, o in altro modo, costituire la legge suprema, prosciolto da ogni diritto umano o divino; e nell’ordine politico i fatti compiuti avere forza, appunto perché compiuti»
4. l’autonomia dell’ordine civile dall’ordine divino E poiché rimossa la religione della società, e ripudiata la dottrina e l’autorità della divina rivelazione, la stessa genuina nozione della giustizia e dell’umano diritto si ottenebra o si perde, ed invece della giustizia del legittimo diritto si sostituisce la forza materiale; così appare, perché alcuni, pienamente trasandati e postergati i certissimi principi della sana ragione, osino proclamare: «La volontà del popolo manifesta, come dicono, con la pubblica opinione, o in altro modo, costituire la legge suprema, prosciolto da ogni diritto umano o divino; e nell’ordine politico i fatti compiuti avere forza, appunto perché compiuti». Ora chi non vede e pienamente capisce come l’umana società, sciolta dai vincoli della religione e della vera giustizia, non possa certamente prefiggersi altro, fuorché lo scopo di procacciare ed aumentare ricchezze né seguire altra legge nelle sue azioni, se non l’indomita cupidigia dell’animo di servire ai propri comodi e piaceri? (...).