L’Indipendente, 17/10/2004, 17 ottobre 2004
RECCHIONE
o RICCHIONE. Di origine meridionale, si è poi diffuso al Nord e usato nel gergo della malavita, con forme come il veneto reciò, e il lombardo oreggia (leggi: urègia) e oregiat (uregiàtt). Oggi è anche italianizzato in orecchione. Due le etimologie più accreditate, ma entrambe dubbie. La prima allude alla proverbiale lussuria della lepre (animale dalle orecchie lunghe appunto) e alla circostanza, riferita dai bestiari dei primi secoli del cristianesimo, che la lepre cambierebbe sesso a volontà, simboleggiando così l’amore contro natura. La seconda si rifà alla fama di lussuria dell’hircus, cioè del caprone. In Calabria esiste un verbo, arricchià, che deriva da ad-hircare, andare verso, desiderare l’irco, cioè il caprone. Questo verbo si applica alla capra in calore che brama il caprone. Dunque l’arricchione non sarebbe un ”uomo che brama farsi montare da un maschio”.