L’Indipendente, 17/10/2004, 17 ottobre 2004
CULO - CULATTONE
Di origine indoeuropea, la parola è entrata nella nostra lingua attraverso il latino culum che significa deretano fin dal 1300. Nel nord Italia culo, ma anche l’accrescitivo culattone, indica il gay, con l’uso di una sineddoche (si nomina una parte, in questo caso il culo, per il tutto, cioè l’omosessuale). Oppure possiamo definirlo una metonimia: figura retorica che consiste nell’usare invece del termine che gli sarebbe più proprio, un altro che, comunque, ha con il primo un riferimento logico. Perciò, invece di parlare di un uomo che usa l’ano nei suoi rapporti sessuali, si parla direttamente del suo organo: il culo, appunto.