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 2004  ottobre 17 Domenica calendario

E un dio (solo) creò il peccato. Il primo a pronunciarsi sull’argomento fu sant’Agostino: «I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli dei sodomiti, vanno puniti ovunque e sempre

E un dio (solo) creò il peccato. Il primo a pronunciarsi sull’argomento fu sant’Agostino: «I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli dei sodomiti, vanno puniti ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomin li commettesero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina. Dio infatti non ha creato gli uomini affinché facessero un tale abuso di loro stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere tra Dio e noi a venire violata». Se non fosse chiaro, finisce così la pacchia dell’antichità dove il sesso non ha necessariamente un corrispettivo e solo quello. Inizia un’altra storia. Con questa cambia anche il lessico. Fuori Omero e il suo amore eroico, via l’amicizia virile, la pedagogia senza castità e il piacere per amore della vita. Al loro posto arriva un Dio, sembrerebbe più cattivo e permaloso di quello di adesso. Per non irritarlo, san Gregorio nel VI secolo ravvisa nello zolfo il materiale migliore per pulire le offese che arrecava la sodomia. Ci arriva per similitudine. Sodoma era stata rasa al suolo dal Signore con la pioggia di fuoco e zolfo. Era dunque giusto conservare questa tradizione per tutti gli omopeccatori. Col tempo, l’avversione della Chiesa verso l’amore invertito fu costante. Per san Tommaso era equiparabile soltanto al cannibalismo, più pesante ancora ci va santa Caterina da Siena secondo la quale è un vizio che ripugna persino i demoni. La sodomia rimarrà in testa all’hit parade dell’infamia fino al 1910, quando a scalzarala dalla vetta nel catechismo del pontefice Pio X è l’omicidio volontario. Impiccati, bruciati vivi, incarcerati, in Olanda anche affogati, e con loro, se non bastasse, sparivano il più delle volte anche le carte dei processi che li riguardavano. Del nefando crimine non doveva rimanere nulla. C’è da dire che spesso l’accusa di sodomia era così comoda e così facile da fare confessare con i rudi metodi dell’epoca da essere usata strumentalmente. Affibbiare all’avversario l’etichetta di sporco sodomita significava molte volte liberarsene e vederlo ardere poco dopo su una catasta di legno. La pederastia divenne il crimine di coloro ai quali nessun crimine poteva essere imputato.