ཿLa Gazzetta dello Sport 14/1/2005;, 14 gennaio 2005
«Negli ultimi 20 anni il calcio ha avuto una trasformazione antropologica. Allo stadio non bisogna mandare un cronista sportivo, ma un sociologo
«Negli ultimi 20 anni il calcio ha avuto una trasformazione antropologica. Allo stadio non bisogna mandare un cronista sportivo, ma un sociologo. Il protagonista è il tifoso oppure il gesto spettacolare. Penso all’ultimo derby romano: nella storia rimarrà il saluto romano di Di Canio. La tv ha dato il colpo finale. Non si capisce più nulla dal punto di vista tecnico. Le telecamere indugiano con interesse sadico nel riproporre immagini di violenza o gesti da cinema. Le regie sono affidate a chi faceva documentari sui pinguini» (Massimo Cacciari).