Lettere di Mozart alle donne, a cura di Olimpio Cescatti, Bompiani, Milano 1991, 13 gennaio 2005
Seccature, dispiaceri, fastidi e affanni. [...] Tutto questo tempo ero bramoso d’una tua lettera, carissima cugina; - curioso di leggerla - [
Seccature, dispiaceri, fastidi e affanni. [...] Tutto questo tempo ero bramoso d’una tua lettera, carissima cugina; - curioso di leggerla - [...]. Nel frattempo, come senza dubbio sai, mi sono successe parecchie cose importanti (Mozart è stato allontanato dalla corte di Salisburgo, ndr) che m’hanno dato non poco da pensare, ed ebbi seccature, dispiaceri, fastidi e affanni assai, il che può in effetti valere a scusare il mio lungo silenzio - per quanto riguarda le altre cose, devo dirti che le chiacchiere che la gente è stata così gentile da far circolare su di me, in parte son vere, e in parte - son false; - al momento non posso dire di più; ma, per tua tranquillità, lasciami ancora aggiungere che non faccio mai nulla - senza ragione - e anzi - senza fondata ragione. - Se tu avessi dimostrato più amicizia e confidenza verso di me, e ti fossi rivolta a me direttamente (non ad altri - anzi! -). Ma basta! Se ti fossi rivolta a me direttamente, avresti di certo saputo di più di tutti gli altri - e, se fosse possibile, più di - me stesso! [...]. Vienna 23 ottobre 1781