Lettere di Mozart alle donne, a cura di Olimpio Cescatti, Bompiani, Milano 1991, 13 gennaio 2005
Un culo intero colmo di saluti. Ma très chère Cousine! Prima di scriverti, devo andare al cesso - Adesso ho finito! Ah! Ora mi sento più leggero il cuore! Adesso mi son tolto una pietra dal cuore
Un culo intero colmo di saluti. Ma très chère Cousine! Prima di scriverti, devo andare al cesso - Adesso ho finito! Ah! Ora mi sento più leggero il cuore! Adesso mi son tolto una pietra dal cuore. Ora posso pappare ancora. Ora, ora che ci si è ben bene svuotati, è ancor sì bello vivere. [...] Sì, sì, mia amatissima vergine cugina, così va a questo mondo: l’uno ha la borsa, l’altro il danaro, e tu con cosa te la tieni? Nevvero? Puttana vacca, ramaio, dimostrati uomo, non schiacciarmi, dimostrati uomo, non schiacciarmi, leccami nel culo, ramaio, sì ed è proprio vero, chi crede sarà beato, e chi non crede, va in paradiso [...]. La mia decisione è presa; se mi scappa vado, ma dopo tutto i casi sono: se ho da evacuare corro, e se non mi posso trattenere caco nei pantaloni. [...] A propós (sic, ndr), da quando sono lontano da Augusta, non mi sono tolto i calzoni - tranne che di notte prima di andare a letto. [...] A tutti i buoni amici e amiche un culo intero colmo di saluti da noi due. [...] Ora non so nient’altro di nuovo, se non che una vecchia vacca ha cacato uno stronzo nuovo; e con questo, addieu [scritto così nel testo, ndr], Anna Maria Chiavatrice nata Chiavona [...]. Mannheim 3 dicembre 1777