L’Indipendente, 31/10/2004, 31 ottobre 2004
La fine del Reich. La sua scorta di predestinazioni, scelte fatali e eletti non salvò il nazionalsocialismo dal baratro
La fine del Reich. La sua scorta di predestinazioni, scelte fatali e eletti non salvò il nazionalsocialismo dal baratro. Nonostante ciò, resta una tenue luce da seguire anche quando le tenebre si fanno impenetrabili. Succede il 13 aprile 1945. Nel bunker della Cancelleria Hitler viene informato al telefono da Goebbles della morte del presidente Roosvelt: «Mi congratulo con lei, mio Führer. Nelle stelle è scritto che la seconda metà di aprile costituirà per noi un momento di svolta». La reazione del Fuhrer è ancora più sorprendente. Gira per le stanze del bunker con i fogli delle agenzie in mano e ai suoi fedelissimi esclama esaltato: «Non lo volevate credere! Chi ha ragione adesso?». Sopra la sua testa avanzano i russi, Berlino è sotto la morsa degli alleati e 17 giorni dopo Adolf Hitler e Eva Braun si suicideranno insieme.