L’Indipendente, 31/10/2004, 31 ottobre 2004
La Thule e le idiozie di Hess. Il primo e ufficiale luogo d’incontro tra le fantastorie esoteriche di inizio secolo e alcuni personaggi chiave del nazismo è la Thule Gesellschaft, l’associazione segreta fondata nel 1918 da Von Sebottendorf
La Thule e le idiozie di Hess. Il primo e ufficiale luogo d’incontro tra le fantastorie esoteriche di inizio secolo e alcuni personaggi chiave del nazismo è la Thule Gesellschaft, l’associazione segreta fondata nel 1918 da Von Sebottendorf. Della società Thule, Rudolf Hess fu adepto fedele, l’amicizia del futuro numero due del regime con Hitler cominciò lì e sempre da lì Adolf Hitler emerse come capo politico. La svastica, un simbolo antico legato al movimento del sole e emblema di pace, fece il suo debutto in quell’associazione. La Thule elaborava ambiziosi progetti politici e si ispirava alla dottrina segreta di Helena Blavatskij. Dentro, naturalmente, c’era anche l’impianto antisemita. «Un antisemitismo - spiega oggi lo storico Giorgio Galli - che ha una forte componente legata alla cultura esoterica. Gli ebrei non sono visti soltanto come una specie di sotto-uomini, rappresentanti di una razza evidentemente inferiore a quella superiore degli Arii, ma sono anche temuti come concorrenti, in quanto depositari anche loro di una sapienza originaria che avevano in qualche modo ereditato e distorto». Praticamente Hitler ammetteva il rischio semita, la paura per una genia che viaggiava sul suo stesso canale di comunicazione col passato. Un timore che si può spiegare solo attraverso la singolare religiosità di Hitler. vero che i suoi discorsi più bellicosi terminavano con un sano «Gott mit uns» (Dio con noi), ma è vero anche che quel dio in realtà era una forma spirituale nascosta che poteva toccare poche persone. Il credo è questo: ci sono forze occulte che operano nella storia, sentirle è un lusso per pochi iniziati. Lui e l’élite dei gerarchi nazisti erano quei pochi. Così, delirio per delirio, Heinrich Himmler riteneva di essere la reincarnazione dell’antico re di Germania, Enrico l’Uccellatore, in pratica il sovrano che nell’opera di Wagner accoglie Lohengrin, figlio di Parsifal, sfortunato cercatore del santo Graal. Rudolf Hess, fanatico seguace della Thule, a trent’anni il più stretto collaboratore di di Hitler, era così convinto delle storielle che gli erano state raccontate da prendere decisioni azzardate che poi pagherà di persona. Per trovare un po’ di scetticismo si deve sfogliare il diario di Goebbles, che da plenipotenziario per la guerra totale mostra maggiore pragmatismo. Tra quei fogli si legge una bella descrizione di Hess: «Uno sciocco come questo era il sostituto del Führer, è quasi inconcepibile. Le sue lettere sono cosparse di teorie dell’occultismo mal digerite [...] si è fatto fare oroscopi, aveva avuto visioni e roba del genere. Idiozie. [...] Mi piacerebbe bastonare di santa ragione sua moglie, i suoi aiutanti...».