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 2004  ottobre 31 Domenica calendario

La loggia bianca era un’isola nel deserto dei Gobi, in Asia centrale. I signori della fiamma, semidèi provenienti da Venere, atterrarono lì

La loggia bianca era un’isola nel deserto dei Gobi, in Asia centrale. I signori della fiamma, semidèi provenienti da Venere, atterrarono lì. Avevano capito che una catastrofe stava per abbattersi sulla loro terra e si erano rifugiati in un intrico di gallerie sotterranee illuminate da una luce particolare. Un regno oscuro che si estendeva fino alle Americhe. La loggia bianca era Agarthi, la capitale segreta della più antica civiltà del mondo, gli ariani. Sotto terra c’era Shambhalah, rifugio per la genia superiore nell’attesa che un prescelto e solo lui potesse ascoltarne il richiamo. Era lì che viveva il Re del mondo. Sulla terra pochi erano quelli con cui il sovrano aveva deciso di parlare. Uno degli eletti era un signore bassino, mingherlino, coi baffi. E pure molto cattivo. Un eletto un po’ sottostimato in superficie. Bocciato di continuo dalle scuole d’arte che si ostinava a frequentare e giudicato non idoneo pure al servizio militare. Comunque restava l’eletto, quello che avrebbe dovuto conquistare il mondo. A Agarthi, evidentemente, i signori delle fiamme avevano le loro ragioni per puntare forte su Adolf Hitler. Farebbe ridere questa storia, se non avesse in qualche modo guidato la mano del capo del nazismo, che ne era affascinato e mandò i suoi uomini a cercare conferme in giro per il mondo. Eppure a rileggerla oggi sembra una brutta barzelletta, una pietanza nauseante preparata con tutte le più mefitiche teorie che all’inizio del Novecento avevano segnato il boom dell’occultismo. Certo, non tutti i gerarchi erano disposti a credere a questa teoria. Però nella Germania di quegli anni un lato esoterico fu presente. Esagera chi racconta solo quello, ma trascurarlo del tutto sarebbe un errore. Ovviamente un argomento così pornografico ha offerto mercato e notorietà ai salti mortali di storici d’accatto, pronti a legare, pagina dopo pagina, miti, astrologia, mezze verità, templari, Tibet e quant’altro. vero, piuttosto, che alcune scelte di Hitler, che ci sembrano ancora incomprensibili e che di solito vengono messe in conto alla sua follia forse possono trovare una spiegazione nel polveroso faldone delle dottrine esoteriche che coltivava, ma che non aveva inventato.