Roberto Giovannini, ཿSpecchio 8/1/2005. pag. 22, 8 gennaio 2005
Secondo le previsioni diffuse dall’Aams, l’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato, gli italiani nel 2004 hanno speso 23 miliardi di euro tra lotto, lotterie, schedine, bingo e affini: la cifra corrisponde al 2 per cento del Pil, all’ammontare della Finanziaria 2004, al quadruplo degli sgravi Irpef decisi dal governo Berlusconi
Secondo le previsioni diffuse dall’Aams, l’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato, gli italiani nel 2004 hanno speso 23 miliardi di euro tra lotto, lotterie, schedine, bingo e affini: la cifra corrisponde al 2 per cento del Pil, all’ammontare della Finanziaria 2004, al quadruplo degli sgravi Irpef decisi dal governo Berlusconi. Dell’intero ammontare, una parte ritorna alla fonte sotto forma di vincite (dai 14 ai 15 miliardi, dice l’Aams), un’altra è destinata al funzionamento dei giochi di Stato (ricevitorie e società come Lottomatica e Sisal, che gesticono in concessione il sistema), mentre i restanti 5-6 miliardi di euro finiscono nel bilancio pubblico.