10 gennaio 2005
Si dice che un grosso contributo ai recenti successi in slalom di Giorgio Rocca venga dalla collaborazione con lo psicologo Giuseppe Vercelli
Si dice che un grosso contributo ai recenti successi in slalom di Giorgio Rocca venga dalla collaborazione con lo psicologo Giuseppe Vercelli. La cosiddetta «ottimizzazione della prestazione» si basa sull’ipnosi, grazie alla quale l’atleta si immagina nella condizione ideale. Spiega il medico, che collabora con lo sciatore azzurro dal 1999: «L’ottimizzazione della prestazione si ottiene in due fasi, una applicata all’allenamento e l’altra invece più specifica per la competizione. Per la prima fase dobbiamo attivare la strategia mentale giusta per ottenere il meglio in allenamento. Questa consapevolezza permette all’atleta di mettersi nella condizione giusta per un apprendimento continuo e costante. In gara Rocca attiva al 100 per cento i suoi punti di forza, riesce a portare in pista solo il meglio, senza andare a cercare qualcosa al di là di quello che sa fare, non va oltre le sue possibilità. Giorgio ha la grande capacità di attivare una giusta connessione tra mente e corpo. Anche qui bisogna trovare il giusto equilibrio e non è semplice, perché una ipoattivazione o una iperattivazione ti renderebbero debole, invece di rafforzarti. Noi non siamo motivatori, che portano l’atleta all’illusione. come se si mettesse una benzina speciale in un motore, per un po’ può anche andare bene, poi la struttura cede. Il nostro invece è un lavoro sul motore, sulla struttura».