Massimo Gaggi, ཿCorriere della Sera 7/1/2005. pag. 15, 7 gennaio 2005
La In-Q-Tel, società controllata dalla Cia che esamina nuove iniziative nel campo dell’informatica, delle biotecnologie e della sicurezza alla ricerca di buone occasioni di investimento, ha 55 dipendenti e un osservatorio nella Silicon Valley
La In-Q-Tel, società controllata dalla Cia che esamina nuove iniziative nel campo dell’informatica, delle biotecnologie e della sicurezza alla ricerca di buone occasioni di investimento, ha 55 dipendenti e un osservatorio nella Silicon Valley. In cinque anni ha speso cifre abbastanza contenute per entrare nel capitale di una cinquantina di società. Tra queste, l’Intelseek, che sviluppa sistemi avanzati di ricerca su internet; la Keyhole, che ha creato un nuovo metodo di analisi delle immagini e dei dati trasmessi dal satellite; la Dust Networks, una ”start-up” (azienda giovane), che ha messo a punto sensori microscopici (chiamati «smart dust», polvere intelligente) capaci di raccogliere dati di ogni tipo (possono analizzare l’atmosfera, rivelare la presenza di armi ”annusando” i metalli, individuare agenti chimici) e di trasmetterli a una rete di computer. Il significato del nome dell’azienda legata alla Cia, In-Q-Tel: In e Tel stanno per «Intelligence», servizi segreti, mentre la Q richiama alla memoria lo scienziato che nelle storie di Jan Fleming fornisce a James Bond le tecnologie più strabilianti.