Marina Valensise, ཿPanorama 13/1/2005. pag. 71, 13 gennaio 2005
Come Branko decise di darsi all’astrologia: «Dopo la fine del mio grande amore durato 17 anni, nel 1982, ero disperato
Come Branko decise di darsi all’astrologia: «Dopo la fine del mio grande amore durato 17 anni, nel 1982, ero disperato. Ero in piena crisi. Abitavo sull’Aurelia antica, sempre nella natura. E lì incontrai un sacerdote giovane, non l’avevo capito, lo vedevo la mattina al bar per il cappuccino. Mi disse: ”Perché hai questi occhi così tristi?” Perché sono stato abbandonato, risposi. ”Dai, parliamone, sono un sacerdote” disse lui. Era un gesuita brasiliano. Da lì nacque una confessione all’aria aperta. Un giorno, a Villa Pamphili, portando a spasso il mio cane, mi diede un libro di astrologia e mi disse: ”Ma che fai? Piangi? Studia le stelle. E’ lì che troverai la risposta e anche più forza, visto che non sei nato per fare il prete”. Così, grazie a quel gesuita brasiliano riuscii a superare la mia delusione amorosa e cominciai a scrivere e parlare di stelle, lascaindo il mio lavoro in teatro».