Marina Valensise, ཿPanorama 13/1/2005. pag. 71, 13 gennaio 2005
Nell’estate del ’65 per pagarsi gli studi all’Accademia d’arte drammatica, Branko collaborava a un giornale di Trieste in lingua slovena, sul quale un giorno pubblicò l’intervista in cui Mina gli confidò di mangiarsi le unghie, di avere paura di notte, e di telefonare facendo un numero a caso per il gusto di dire allo sconosciuto che rispondeva: «Sono Mina»
Nell’estate del ’65 per pagarsi gli studi all’Accademia d’arte drammatica, Branko collaborava a un giornale di Trieste in lingua slovena, sul quale un giorno pubblicò l’intervista in cui Mina gli confidò di mangiarsi le unghie, di avere paura di notte, e di telefonare facendo un numero a caso per il gusto di dire allo sconosciuto che rispondeva: «Sono Mina».