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 2005  gennaio 05 Mercoledì calendario

BERARDI

BERARDI Franco Calcinato (Brescia) 19 dicembre 1956. Imprenditore. Direttore generale di Sar. f. i. s. a., una società che opera nel settore immobiliare. Proprietario del Chiari (serie D). Fece parlare di sé a inizio 2005 come possibile acquirente della squadra di calcio del Chievo. Datosi subito dopo alla latitanza (deve scontare una condanna definitiva a sei anni e sei mesi per riciclaggio di denaro proveniente da rapine), il 30 gennaio 2008 fu catturato dall’Interpol a Fortaleza (Brasile) • «[...] si autodefinisce ”umile direttore generale” di S a r . f . i . s . a . s. r. l., società con sede a Rezzato ( Brescia). Le visure effettuate sul sito della Camera di commercio, industria e artigianato di Brescia stabiliscono che Sar. f. i. s. a. appartiene per il 100% a un unico socio, Franco Sarzi Sartori, 61 anni, che dal 1˚ luglio 2003 ne è amministratore unico. Sar. f. i. s. a. ha avuto un guaio in passato, il 21 giugno 1993 subì un decreto di trasferimento immobili (in pratica l’atto che impone il passaggio di proprietà di un bene immobiliare a seguito di un pignoramento). Negli anni scorsi (’91, ”93, ”’94) tre provvedimenti del genere vennero presi anche nei confronti della persona di Franco Sarzi Sartori. Nel 2003 Sar. f. i. s. a., capitale sociale di 10.400 euro, ha iscritto a bilancio un fatturato di 2 milioni e 209.488 euro, ricavi per 300.000 euro e un utile di 17.770 euro. Volumi bassi, ma Berardi spiega: ”Noi siamo immobiliaristi e costruttori. Per aprire un cantiere ci vogliono due anni [...] Abbiamo un’altra società, Andromeda s. r. l. e tramite essa abbiamo venduto un palazzo a Gnutti (noto finanziere bresciano, ndr). Abbiamo ceduto un terreno all’Aler. Non è ai giornali, però, che dobbiamo fornire certe spiegazioni. Chi ha deciso di interloquire con noi per il Chievo ci considera affidabili, solidi e all’altezza della serie A. Tanto ci basta. Non abbiamo un euro di debito con le banche, ci muoviamo con soldi nostri.[...] A Sar. f. i. s. a. Group sono riconducibili altre due società, L. T. R. 2002 s. r. l. e New Immobiliare s. r. l., tutte e due ”domiciliate” a Bedizzole in via Bolognina di Sera. Non che Sar. f. i. s. a. ne sia proprietaria. Più semplicemente basta fare una ricerca sul sito www.paginebianche. it per imbattersi in uno spazio pubblicitario Sar. f. i. s. a Group: all’interno del riquadrato compaiono i nomi di L. T. R. 2002 e New Immobiliare. Berardi spiega: ”Queste sono società della mia famiglia e io le gestisco”. Perché Berardi non è intestatario di nulla? ”Perché attualmente non posso, devo finire (risolvere, ndr ) le mie pratiche personali”. New Immobiliare (capitale sociale di 10.329,14 euro, utile 2003 di 125.562 euro) ha due padroni: per il 94,24% Mario Berardi, fratello di Franco, e per il 5,76% Ana Jane, 36 anni, cittadina romena, di Brasov. New Immobiliare è stata colpita da un decreto di trasferimento immobili, nel 2004 a favore di Nrj Unitrade, e da un pignoramento immobiliare, nel 2002 a favore di Intesa Sec Npl Spa per un importo iscritto di 138.556,93 euro. Altro atto significativo verso New Immobiliare un pignoramento nel 2001 a favore della Cassa di Risparmio di Bolzano, per un valore di 78.040,13 euro, con cancellazione il 6 febbraio 2004. [...] Dal passato di Berardi affiora un’altra storia. Una vicenda da cui l’imprenditore è uscito a testa alta. ”Pienamente pulito – dice l’avvocato Renato Bianchi di Brescia – , il mio assistito è stato assolto con formula piena, ”perché il fatto non sussiste’”. Nel settembre del 2001, su ordinanza di Carlo Bianchetti, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia, Franco Berardi, assieme ad altri, venne arrestato nel quadro dell’’Operazione Vesuvio”. La Direzione distrettuale antimafia riteneva che le 38 persone indagate facessero parte di un’associazione camorristica operante nel Bresciano, intorno al lago di Garda. Secondo gli inquirenti, sul finire degli anni Settanta, un gruppo di malavitosi giurò nelle mani di Raffaele Cutolo, capo della Nuova camorra organizzata, durante una ”cerimonia” in una villetta di Soiano del Lago. Da qui il presunto radicamento dell’organizzazione sul territorio. Nel 2001 Berardi venne accusato di favoreggiamento personale nei confronti di Luigino Mosella. Così scriveva il gip nell’ordinanza di arresto: ”... (Berardi) aiutava il predetto Mosella, che si era dato alla latitanza in Francia, ad eludere le investigazioni dell’Autorità e a sottrarsi alle ricerche di questa, spedendogli somme di denaro tramite posta al fine di aiutarlo a pagarsi la latitanza”. Scarcerato dopo istanza al tribunale del Riesame, Berardi venne rinviato a giudizio. I pubblici ministeri Fabio Salamone e Paolo Savio chiesero per lui la condanna a un anno, ma il 16 luglio 2003 i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Brescia proclamarono l’innocenza di Franco Berardi, prosciolto da ogni accusa e i p. m. non presentarono appello. Berardi non gradisce che si rievochi l’accaduto: ”Io sono un uomo pulito. Ho chiesto i danni allo Stato e potrei fare lo stesso con chi si permetterà di ripubblicare certe cose”» (Sebastiano Vernazza, ”La Gazzetta dello Sport” 4/1/2004).