varie, 5 gennaio 2005
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Ahonen Janne
• Lahti (Finlandia) 11 maggio 1977. Ex saltatore con gli sci. «[...] Del padre, ha ereditato la precisione del sarto. Della madre, che vende salmoni, ha il fiuto. L’umiltà è pari a quella del fratello maggiore Pasi, che non ce l’ha fatta. Janne è invece diverso dal vicino di casa Toni Nieminen, l’eroe dei Giochi di Albertville ’92, e soprattutto si distingue dal glorioso Matti Nykaenen, finito in disgrazia tra alcol e incidenti [...] È sempre parco di sorrisi, ma generoso di buon umore nordico: “Non sono qui per ridere, ma per vincere” mette fretta ai fotografi dopo una vittoria. [...] A 16 anni gli avevano pronosticato sfracelli: ma a quell’età non aveva l’equilibrio giusto per lanciarsi da lassù. L’acre sapore dei quarti posti, olimpici o mondiali, le incompiute gli sono servite. O le sfortune, come a Nagano ’98: si mise a nevicare e perse velocità, non azzeccò il salto giusto nonostante partisse da campione del mondo in carica l’anno prima a Trondheim, in Norvegia. Peggio gli andò all’Olimpiade successiva [...] a Salt Lake City: ancora 4˚ e addirittura 9˚ con un argento poco consolatorio a squadre. Come i due bronzi nei Mondiali di Lahti 2001, quelli che sovrastano la sua casa sulla “Gold Coast” che Janne si è disegnato sentendosi più architetto che pittore: nel giardino di 340 metri quadri sono piantati fiori d’ogni genere. Dipingere è il suo secondo hobby dopo le prove in drag-racing di cui è campione nazionale. Janne non ha ancora dimenticato i tre quarti posti di Ramsau ’99, né i Mondiali a Predazzo [...] quando fu 35˚, e d’oro solo con la squadra. Si sentiva frustrato al cospetto di Malysz [...] Il meglio di sé, il finlandese, preferisce esprimerlo dal K-90, ma i suoi progressi dal grande trampolino sono testimoniati da un bottino record mai visto prima in Coppa del Mondo. [...]» (Stefano Arcobelli, “La Gazzetta dello Sport” 2/1/2005).