Emilio Gentile, "Il Sole-24 Ore" 2/1/2005 pagina 33, 2 gennaio 2005
Sembra che Mussolini leggesse con odio la "Rivoluzione liberale", il settimanale antifascista fondato a Torino da Piero Gobetti, che secondo il duce ospitava «tutte le canaglie espulse dalla vita politica italiana» ed era «uno dei nemici più perfidi sebbene innocui» del suo governo
Sembra che Mussolini leggesse con odio la "Rivoluzione liberale", il settimanale antifascista fondato a Torino da Piero Gobetti, che secondo il duce ospitava «tutte le canaglie espulse dalla vita politica italiana» ed era «uno dei nemici più perfidi sebbene innocui» del suo governo. Fin dall’inizio, nei primi mesi del 1923, Mussolini aveva ordinato al prefetto di Torino di «rendere la vita difficile» al suo direttore: Gobetti fu arrestato due volte quell’anno e nel successivo subì una violenta aggressione da parte d’una squadraccia fascista