Antonio Debenedetti, ཿCorriere della Sera 4/1/2005. pag. 46, 4 gennaio 2005
Giulio Andreotti ricorda quando in piazza Firenze, a Roma, «c’era la trattoria della sora Emma. Ci venivano a mangiare i calciatori della Roma
Giulio Andreotti ricorda quando in piazza Firenze, a Roma, «c’era la trattoria della sora Emma. Ci venivano a mangiare i calciatori della Roma. Qualche volta, dopo pranzo, i calciatori si mescolavano a noi, tirando quattro calci alla palla e facendoci qualche passaggio. Era un’autentica emozione. Ricordo che feci amicizia con uno di loro, Monzeglio, un nome importante del calcio d’allora».