31 dicembre 2004
SHAW Artie (Arthur Jacob Arshawsky).
SHAW Artie (Arthur Jacob Arshawsky). Nato a New York (Stati Uniti) il 23 maggio 1910, morto a Thousand Oaks (Stati Uniti) il 30 dicembre 2004. Compositore. Clarinettista. «Aveva deciso di abbandonare il suo clarinetto nel ’54 dichiarando che non sarebbe stato più in grado di suonare al livello desiderato. [...] Direttore d’orchestra, Shaw divenne famosissimo grazie a brani come Begin the Beguine di Cole Porter, Lady Be Good e Indian Love Call. Ma il suo nome resta indissolubilmente legato anche alla cronaca rosa hollywoodiana per i turbolenti matrimoni con tre stelle del cinema come Lana Turner, Ava Gardner ed Evelyn Keyes (una delle tre sorelle di Via col vento). La fama per lui era arrivata nel 1938, proprio con l’incisione di Begin the Beguine: subito venne identificato come il rivale per eccellenza di un’altra figura mitica del clarinetto, Benny Goodman. Da quel momento la sua orchestra potè schierare i migliori solisti del momento: da Billie Holiday a Buddy Rich, da Roy Eldridge a ”Hot” Lips Page. Era il primo a definirsi – un uomo difficile”: perfezionista con i suoi musicisti, ebbe una vita privata molto tormentata e si sposò la bellezza di otto volte. «’La gente ha amato quello che ho saputo fare - dichiarò una volta in un’intervista - Ma io sono arrivato al punto di dover ripercorrere sempre gli stessi passi e questo non lo sopporto”. Una volta presa la decisione di abbandonare il clarinetto, Artie Shaw divenne una specie di ”auto- recluso” della musica, limitandosi a qualche comparsata televisiva come ospite d’onore in alcuni giochi a quiz e dedicandosi a scrivere la propria autobiografia. Nel 1981 sembrò che all’improvviso il musicista volesse fare marcia indietro, quando si cominciò a parlare della ricostituzione di un’orchestra a suo nome; qualcosa di vero c’era, poiché la nuova band effettivamente vide la luce, ma Shaw mantenne la parola data quasi 30 anni prima, affidando la formazione a un altro clarinettista, Dick Johnson, e limitandosi a comparire, qualche volta, come direttore solo nel brano d’apertura, Nightmare. Questa nuova avventura musicale gli permise comunque di coltivare un’altra sua grande passione, quella dei viaggi: pur non comparendo quasi mai, seguì infatti fedelmente le tournée musicali. [...]» (A. P., ”Corriere della Sera” 31/12/2004).