Varie, 31 dicembre 2004
ROTONDI
ROTONDI Gianfranco Avellino 25 luglio 1960. Politico. Eletto alla Camera nel 1994, 2001, 2008, al Senato nel 2006 (Ppi, Biancofiore, Forza Italia, Pdl). Ministro per l’Attuazione del Programma nel Berlusconi IV • « bastato riesumare un nome che sembrava destinato all’oblio, Dc. bastato rastrellare qualche migliaio di voti alle Regionali. bastato poco perché Gianfranco Rotondi da Avellino, una vita da peone, si trovasse al centro di un corteggiamento, discreto ma insistito, da parte dei leader politici più influenti del Paese. In poche settimane - in una escalation di mediatori, incontri riservati e barbe finte - il timido Rotondi si è visto cercare nientedimeno che da Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Marcello Pera, Roberto Formigoni, per non parlare di altri. [...] Cresciuto alla scuola della fazione perdente della Dc avellinese di Fiorentino Sullo e di Gerardo Bianco, Rotondi dopo aver lasciato l’Udc [...] si è ritrovato circondato da un ostracismo feroce da parte dei suoi ex amici di partito. Il pur mite Follini, senza perifrasi, ha detto a Berlusconi: ”La Dc di Rotondi deve restare fuori da tutte le alleanze. O noi o lui”. Il Cavaliere ha scelto l’Udc, ma Rotondi ha racimolato in alcune regioni percentuali sorprendenti. Il 2,2% in Campania, il 3,1 in Abruzzo, l’1,8 nelle Marche, persino l’1,1 in Piemonte. Silvio Berlusconi ha invitato Rotondi nella sua casa di via del Plebiscito e ha provato a rincuorarlo. ”Caro Gianfranco, vedrai alla fine verrai con noi, Casini e Follini si convinceranno...”. Ma Rotondi, che nella Dc ha imparato a diffidare anche degli amici, non ha esitato ad accettare l’invito di un messaggero mandato da Prodi. In casa di Gigi Pizza, un ex delegato giovanile della Dc, Rotondi si è visto con Angelo Rovati, l’uomo delle missioni più delicate per conto del Professore. Un sondaggio e nulla di più ma il buon Rotondi non ha chiuso la porta: ”Se il candidato del centrodestra sarà Casini, noi accanto a Prodi potremmo essere un buon vaccino...”. E anche il presidente del Senato Marcello Pera ha voluto conoscere Rotondi, in quella occasione affiancato dal senatore Mauro Cutrufo, appena uscito dall’Udc. Pera, a sorpresa, ha perorato la causa di Pier Ferdinando Casini: ”Questa vostra rissa democristiana credo che non giovi a nessuno”. [...]» (Fabio Martini, ”La Stampa” 23/6/2005).