Emilio Marrese, ཿla Repubblica 31/12/2004;, 31 dicembre 2004
«Hanno costruito stadi troppo grandi, distanti e inutili, facendo anche orrendi scempi ambientali come a Schinias
«Hanno costruito stadi troppo grandi, distanti e inutili, facendo anche orrendi scempi ambientali come a Schinias. Eravamo un paese troppo piccolo per un progetto tanto grosso, lo dissi subito che questi Giochi erano una follia. L’immagine della Grecia ha tratto un vantaggio per due settimane, ma dov’è finito? Ora che abbiamo problemi con l’euro, dov´è il prestigio? Era un’illusione pensare che le cose cambiassero dopo l’ingresso nella Ue e le Olimpiadi: nulla è successo. Rimane la stessa mentalità: i greci sono miracle-makers, ma i miracoli non durano. Come nel calcio: abbiamo vinto gli Europei per puro miracolo e ora tutti i nostri eroi sono tornati a fare anonima panchina in giro per l’Europa. Abbiamo un grande talento per creare l’impossibile, e dipendiamo da questo. Ma ora che è tutto finito non abbiamo neanche levato la spazzatura dagli stadi» (Petros Markaris, sceneggiatore e scrittore di gialli di grande successo anche in Italia).