Luca Calamai, ཿLa Gazzetta dello Sport 30/12/2004;, 30 dicembre 2004
«Io sono per la difesa del semiprofessionismo. Uno status serio che prevede quattro allenamenti obbligatori, due raduni ogni mese e un giusto corrispettivo economico
«Io sono per la difesa del semiprofessionismo. Uno status serio che prevede quattro allenamenti obbligatori, due raduni ogni mese e un giusto corrispettivo economico. Nel nostro gruppo ci sono bravi arbitri che sono riusciti a crearsi anche un’ottima situazione professionale extra calcio. Perché bruciare simili opportunità? Inoltre si rischierebbe di creare un circolo chiuso di trenta arbitri. No, la proposta di Agnolin non mi convince. Un arbitro non è un giocatore di calcio che dopo un periodo importante in serie A può chiudere la carriera nelle categorie inferiori garantendosi un futuro economico. Da noi chi fallisce in serie A ha chiuso» (il designatore Bergamo a proposito degli arbitri professionisti).