L’Indipendente, 14/11/2004, 14 novembre 2004
Se i buddisti e gli antichi ebrei per pulirsi i denti utilizzavano dei pezzettini di legno come stuzzicadenti, i sumeri, i babilonesi e gli assiri li avevano costruiti in oro e corredati di contenitore
Se i buddisti e gli antichi ebrei per pulirsi i denti utilizzavano dei pezzettini di legno come stuzzicadenti, i sumeri, i babilonesi e gli assiri li avevano costruiti in oro e corredati di contenitore. Non viene mai riferito, invece, l’uso di stuzzicadenti tra gli antichi egizi, né mai sono stati rinvenuti nelle loro tombe. Nel 4000 a.C. gli antichi indiani si spazzolavano i denti al mattino con un ramoscello di una pianta, possibilmente di acacia, che doveva essere lungo 20 centimetri e avere un diametro di 7 millimetri. Prima dell’uso si consigliava di masticarne l’estremità così che assumesse la forma di una morbida spazzola. Gli antichi cinesi usavano lo spazzolino da denti insieme all’acido cloridrico. Molti poeti romani, come Catullo, fanno riferimento all’uso dello spazzolino da denti. Maometto, vero maniaco dell’igiene orale, utilizzava un piccolo pezzo di legno sfilacciato, il siwk, chiamato volgarmente ”albero-spazzolino”. Questo uso continua ancora oggi.