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 2004  novembre 14 Domenica calendario

I denti sani del duce Fu solo allora che si recò nel loro studio di Gardone. Strano ma vero, quella, per il Duce, era una delle poche occasioni per distrarsi e sottrarsi al suo carcere

I denti sani del duce Fu solo allora che si recò nel loro studio di Gardone. Strano ma vero, quella, per il Duce, era una delle poche occasioni per distrarsi e sottrarsi al suo carcere. I tedeschi imposero come condizione che non ci fossero altri pazienti in studio. Le SS lo aspettavano fuori. Lui si presentava sempre accompagnato da Claretta Petacci, che viveva a Gardone con la sua famiglia, anch’essa cliente dei Hruska, ma con denti a postissimo. Lui si sedeva sulla poltrona in divisa e lei, su una sedia in un angolo della stanza, lo aspettava pazientemente. Prima di allora non era mai stato loro paziente. Del resto, non ne aveva nessun bisogno: i suoi denti erano perfetti, senza carie, la loro posizione «ricordava un arco romano a tutto sesto». Nel vedere una tale armonia, il suo dentista disse: «Peccato che non abbia fatto il cantante, sicuramente sarebbe stato meglio di Caruso!». Chissà che mondo sarebbe stato se Mussolini avesse fatto il cantante. Di sicuro, a quell’uomo ormai spezzato e consapevole della fine che si avvicinava, seduto in divisa su una poltrona da dentista, quella frase non fece alcun piacere.