Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  dicembre 29 Mercoledì calendario

Secondo Gigi Proietti, che ad ottobre riprenderà la quinta serie del maresciallo Rocca («un personaggio che ho amato, mi ha dato molte soddisfazioni), «stiamo vivendo un periodo di transizione del cinema, ma il cinema da mo’ che transige»

Secondo Gigi Proietti, che ad ottobre riprenderà la quinta serie del maresciallo Rocca («un personaggio che ho amato, mi ha dato molte soddisfazioni), «stiamo vivendo un periodo di transizione del cinema, ma il cinema da mo’ che transige». Attualmente è direttore artistico del teatro Brancaccio, a Roma («E’l’amore per il teatro che mi ha motivato ad assumermi una simile responsabilità»), ed è convinto che «la politica deve riformarsi. Chi più chi meno, i politici sono bravi attori. Certo è che sono sempre protagonisti, ci hanno spodestato. Tra ”Porta a porta”, porta e finestra, non si sa più dove stanno... Insomma, ci hanno spodestato». Tra i parlamentari da scritturare preferisce non fare nomi, «ma non sarebbe difficile trovarli». Tra destra e sinistra non si sbilancia: «E’ importante rispettare i propri ruoli, chi goveran deve governare e chi non governa deve prepararsi a farlo. Ma l’importante è avere maggiore chiarezza sull’identità».