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 2004  novembre 21 Domenica calendario

La storia dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che distrusse Ercolano e Pompei è conosciuta grazie a due lettere di Plinio il Giovane (61-114 d

La storia dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che distrusse Ercolano e Pompei è conosciuta grazie a due lettere di Plinio il Giovane (61-114 d.C.) all’amico Tacito. Una cronaca attenta della catastrofe che travolse anche suo zio Plinio il Vecchio. «[...] Poco dopo quella nube calò sulla terra e ricoprì il mare. Mi volto indietro: una fitta oscurità ci incombeva alle spalle e, riversandosi sulla terra, ci veniva dietro come un torrente si fece notte, non però come quando c’è la luna e il cielo è ricoperto a nubi, ma come a luce spenta in ambienti chiusi. Avresti potuto sentire i cupi pianti disperati delle donne, le invocazioni dei bambini, le urla degli uomini taluni, per paura della morte, si auguravano la morte; molti innalzavano le mani agli dei, nella maggioranza però si formava la convinzione che ormai gli dei non esistessero più e che quella notte sarebbe stata eterna e l’ultima del mondo [...]”. (Plinio il Giovane, Lettere, VI, 20).