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 2004  novembre 21 Domenica calendario

I magistrati hanno l’obbligo di offrire ai cittadini svaghi e divertimenti. I giochi possono essere di diverso tipo: corse con i carri nel circo (ludi circenses), rappresentazioni teatrali (ludi scaenici), spettacoli anfiteatrali (munera); combattimenti dei gladiatori

I magistrati hanno l’obbligo di offrire ai cittadini svaghi e divertimenti. I giochi possono essere di diverso tipo: corse con i carri nel circo (ludi circenses), rappresentazioni teatrali (ludi scaenici), spettacoli anfiteatrali (munera); combattimenti dei gladiatori. Il primo teatro costruito a Pompei ospitava fino a 5000 spettatori. Ma spettacolare era quello edificato nell’80 a.C. da Caio Quinzio Valgo e M. Porcio subito dopo la loro elezione alle più alte magistrature civiche. Capace di contenere circa 16.000 spettatori di cui 13.000 seduti, aveva un velario teso sopra l’arena e le gradinate per riparare gli spettatori dal sole. A quei tempi nemmeno a Roma c’era un impianto simile. Nel 59 dopo Cristo, lì si registra uno scontro tra i sostenitori dei gladiatori locali e quelli di Nocera. Prima uno scambio d’invettive tra fazioni opposte, segue un lancio di pietre, poi le armi: da un nonnulla (levi initio) si degenera presto in una carneficina (atrox caedes). Tra le due tifoserie ha la meglio quella di Pompei, degli altri «molti sono riportati a casa con il corpo mutilato per le ferite, e molti piansero la morte di figli e genitori» (lo racconta Tacito). In seguito, le autorità decidono la squalifica decennale per l’anfiteatro pompeiano, mentre l’organizzatore dei giochi e i capi dei violenti vengono condannati all’esilio. Comunque i gladiatori restano molto amati dalle folle e soprattutto dalle donne. In particolare ce n’è uno, tal Celado, che viene definito «sospiro delle ragazze».