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 2004  novembre 21 Domenica calendario

Vivo a Miseno, dunque, con mia sorella Plinia e il di lei figlio, un ragazzo di diciotto anni che ha il mio stesso nome e che tutti chiamano Plinio il Giovane per distinguerlo da me

Vivo a Miseno, dunque, con mia sorella Plinia e il di lei figlio, un ragazzo di diciotto anni che ha il mio stesso nome e che tutti chiamano Plinio il Giovane per distinguerlo da me. Non sono sposato e per lui provo un affetto di padre. studioso e coscienzioso, mi dà molte soddisfazioni. Osservando la dolcezza della spiaggia e di tutto il panorama, mi piace pensare ai miti che popolano questo luogo. Questo promontorio, Miseno, che prende il nome dal trombettiere di Enea scaraventato in mare dal dio marino Tritone, adirato dalla tracotanza dell’uomo che aveva osato sfidarlo nel suonare il corno. E Ulisse, che lungo questa costa veleggiò cercando di resistere al canto delle Sirene. Qui c’è serenità, anche se in questi giorni sembrano tutti spaventati. La terra pochi giorni fa ha tremato e forse più di qualcuno ha ripensato al terremoto che colpì queste terre sedici anni fa. Non nego che l’evento sia stato devastante, ma quel che è successo adesso non è paragonabile: nelle case qualche oggetto è caduto in terra, talvolta si son viste crepe nei muri, un paio di pozzi si sono seccati. Mi sembrano fenomeni di poco conto.