L’Indipendente, 21/11/2004 pag. 1, 2-3, 21 novembre 2004
il nono giorno prima delle calende di settembre (24 agosto) dell’anno 79. Non credo esista delizia maggiore al mondo che godere di questo sole d’estate
il nono giorno prima delle calende di settembre (24 agosto) dell’anno 79. Non credo esista delizia maggiore al mondo che godere di questo sole d’estate. Mi chiamo Gaio Plinio Secondo e ho cinquantasei anni. Tito è diventato imperatore poche settimane fa, ma a me la politica interessa poco adesso, anche se sono il comandante della base navale di Miseno, nella baia di Napoli. La vita di corte non mi è sconosciuta: tre anni fa, nel 76, ottenni da Vespasiano un incarico di responsabilità. Incontravo l’imperatore praticamente tutti i giorni. Più che la politica la mia vera vocazione è sempre stata la scienza. Ne ebbi la consapevolezza ormai venti anni fa, nel 59, quando mi capitò di osservare un’eclissi di sole, in Campania. D’altra parte fin da ragazzo i miei amici mi chiamavano scherzando ”sapientone”.