Segnalazioni cinematografiche, edito dal Centro cattolico cinematografico, Vol. 95, secondo semestre 1983, 27 dicembre 2004
Monty Python - Il senso della vita. un film discontinuo, con vette di umorismo, di inventività e originalità e abissali cadute nella banalità più ripugnante e nel cattivo gusto
Monty Python - Il senso della vita. un film discontinuo, con vette di umorismo, di inventività e originalità e abissali cadute nella banalità più ripugnante e nel cattivo gusto. [...] Il film, proprio quando si scatena nello scherzo sui problemi eterni che tormentano l’uomo (l’esistenza di Dio, del valore dell’uomo, dell’esistenza di una vita oltre la morte), si riveste di sconsolato pessimismo. Noi siamo convinti che il nostro piccolo vivere e il nostro doloroso morire hanno, dopo tutto, un significato. Certo non domandiamo una risposta al superficiale illuminismo e vacuo materialismo che pervade il film [...]. L’unica possibilità per penetrare il mistero dell’uomo e i suoi problemi eterni ce l’offre la fede. E se la fede non c’è? Manca ogni risposta. [...] ingiusto presentare il cattolicesimo come se si interessasse solo della S.S. Trinità, del controllo delle nascite (i Monty Python hanno mai sentito parlare di paternità e maternità responsabile? Si aggiornino), solo di salvare gli uomini dalla ”Rosticceria” dell’inferno. Inaccettabile, dissacratorio. Vol. 95, secondo semestre 1983