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 2004  novembre 28 Domenica calendario

L’aquila in mano nemica. Il quarto, che si era stretto in quadrato per affrontare la cavalleria nella formazione più opportuna, si trovò da solo a affrontare i corazzieri, appoggiati dal fuoco di sei pezzi ippotrainati

L’aquila in mano nemica. Il quarto, che si era stretto in quadrato per affrontare la cavalleria nella formazione più opportuna, si trovò da solo a affrontare i corazzieri, appoggiati dal fuoco di sei pezzi ippotrainati. Due squadroni caricarono, ma vennero respinti da una salva di moschetteria sparata a bruciapelo. Prima che i francesi potessero ricaricare le armi i cannoni russi spararono a loro volta una salva a mitraglia contro i ranghi serrati dei fanti, aprendo dei vuoti impressionanti e subito un terzo squadrone di corazzieri caricò nuovamente. Questa volta l’attacco ebbe successo; il quadrato venne spezzato e iniziò una mischia furibonda, con i cavalleggeri che sciabolavano i fanti dall’alto delle loro monte. Si combattè con accanimento attorno all’aquila del primo battaglione, l’emblema posto da Napoleone in cima all’asta delle bandiere tricolori, per segnalare simbolicamente la continuità fra repubblica e impero. L’alfiere venne ucciso, cadde anche il primo ufficiale che prese il suo posto. Allora un sottufficiale si pose a difesa dello stendardo, ma anche lui venne ferito e i corazzieri riuscirono a strappargli l’aquila. Sarebbe stato l’unico trofeo a cadere in mano alleata nel corso di tutta la battaglia. Messo in fuga il quarto reggimento, il 24esimo si trovava adesso da solo a affrontare la cavalleria russa. Visto che la formazione in quadrato non si era dimostrata efficace contro i corazzieri, anche perché molto vulnerabile al tiro dei cannoni che li accompagnavano, gli ufficiali del 24esimo decisero di affrontare lo scontro mantenendosi in linea. Era una scelta rischiosa, ma non assurda. Proprio a Austerlitz, meno di un’ora prima, la cavalleria di Liechtenstein era stata respinta con gravi perdite dalla fanteria di Caffarelli che aveva combattuto il linea. Gli ufficiali del 24esimo contavano anche sul fatto che il terreno era coltivato a vigneto e i pali di sostegno alle piante avrebbero potuto costituire un serio impiccio per il movimento di uomini a cavallo.