L’Indipendente, 28/11/2004 pag. 1, 2-3, 28 novembre 2004
Il nemico in rotta. Kutusov riteneva che le truppe della quarta colonna dovessero tenere il centro alleato piuttosto che aggiungersi ai 30
Il nemico in rotta. Kutusov riteneva che le truppe della quarta colonna dovessero tenere il centro alleato piuttosto che aggiungersi ai 30.000 uomini che stavano tentando di aggirare l’ala destra francese, peraltro con pochi risultati. Perché l’anziano generale accettasse di ordinare l’avanzata di Miloradowitch e Kollowrath verso ovest fu necessario l’intervento personale dello zar, che ingiunse al generale di dare corso al piano di battaglia nei termini nei quali era stato predisposto. La quarta colonna si era quindi messa da poco in movimento quando venne investita sul fianco destro dai francesi di Vandamme e Saint Hilaire. La sproporzione di forze appariva del tutto favorevole agli austro-russi e il loro notevole vantaggio numerico iniziale aumentò ancora per l’intervento nella zona di reparti della seconda colonna, che attaccarono la divisione Saint Hilaire da sud-ovest. In effetti Miloradowitch e Kollowrath riuscirono in un primo momento a respingere i francesi, che però arretrarono in buon ordine fin quando l’offensiva degli alleati si esaurì, anche per effetto del micidiale fuoco sviluppato contro di loro dall’artiglieria. Quando lo slancio degli austro-russi si fu spento del tutto i francesi scatenarono un contrattacco così determinato da volgere completamente in rotta il nemico, cancellandolo dal campo di battaglia. Nella sua fuga disordinata la massa dei fanti russi e austriaci travolse il proprio quartier generale, così che l’esercito alleato rimase di fatto privo di comando, fino a quando, dopo alcune ore, Kutusov riuscì a riprendere in mano la situazione e a organizzare la ritirata della truppe ormai sconfitte lungo tutta la linea di combattimento. Messo in rotta i primi reparti nemici incontrati, la divisione Vandamme continuò il proprio movimento verso est, con il 24esimo leggero in posizione avanzata. Questo portò i francesi a contatto con la Guardia russa, che rappresentava ormai l’unica riserva degli alleati e era stata schierata fin dall’inizio della battaglia ai piedi del Pratzen, dalla parte opposta a quella che le divisioni di Vandamme e Saint Hilaire avevano risalito vittoriosamente. Il quarto di linea si trovò a affrontare l’attacco della migliore fanteria russa presente sul campo di battaglia e riuscì a respingerlo con la seconda linea. Dietro la fanteria arrivarono però i corazzieri. Vandamme capì che il quarto non avrebbe potuto resistere da solo e dette ordine di sostenerlo al 24esimo, che però non riuscì a arrivare in tempo.