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 2004  dicembre 19 Domenica calendario

La favorita di Napoleone III. In realtà non è dato sapere con certezza quando cominciò e quando finì la relazione tra Virginia e Napoleone: tutta la corrispondenza relativa è andata distrutta

La favorita di Napoleone III. In realtà non è dato sapere con certezza quando cominciò e quando finì la relazione tra Virginia e Napoleone: tutta la corrispondenza relativa è andata distrutta. Non si sa se sia cominciata prima, durante o dopo il Congresso di Parigi. Pare, tuttavia, che il primo approccio tra i due fosse avvenuto successivamente al Congresso, una sera di luglio del 1856, durante una festa organizzata dall’imperatrice nella residenza estiva di Saint-Cloud. Non sappiamo poi esattamente in quale notte Virginia abbia inaugurato con Napoleone la sua famosa camicia di seta trasparente. Qualunque notte sia stata, dal racconto che la marchesa Tiesey-Chatenoy raccolse, pare, dalla viva voce di Virginia, sembra che l’incontro non sia stato particolarmente prolungato: «Era bastata una sola mezz’ora per fare di me un’imperatrice...». Forse breve ma intenso? Divenne comunque la sua favorita, con tanto di assegno mensile di cinquantamila franchi che sperperava serenamente e una nuova residenza. Fu proprio uscendo da lì che una sera, il 2 aprile 1857, l’imperatore fu vittima di un attentato a opera di italiani. Probabilmente fu tutto orchestrato dall’imperatrice per allontanarlo dall’amante. Rimane il fatto che a lei costò molto caro. Accusata di avere ordito il complotto, le fu caldamente consigliato di lasciare Parigi. Partì per Londra e per successive peregrinazioni. E Napoleone non parve disperarsi più di tanto. Non amava le complicazioni e Virginia aveva dato prova di essere una complicazione vivente. Negli anni a venire ci saranno ancora dei ritorni di fiamma fugaci tra i due. Ma il suo momento di gloria era ormai finito. Se questo era stato amore, naturalmente era durato lo spazio di un attimo. Il rapporto tra Parigi e Torino non subì invece conseguenze, neanche quando l’anno successivo un nuovo attentato, organizzato ancora da rivoluzionari italiani, colpì l’imperatore. Questi era comunque deciso a venire in soccorso all’Italia per la sua liberazione. Ai primi di luglio del 1858 Cavour e Napoleone III si incontrarono segretamente a Plombiéres. Quanto fosse segreta la cosa non sappiamo, se è vero che la contessa pare esserne stata al corrente. A Plombiéres prese forma il progetto di creare un regno dell’Alta Italia in mano ai Savoia, un regno dell’Italia Centrale per il cugino dell’imperatore Napoleone Gerolamo, uno stato Pontificio ridotto al solo Lazio e un regno dell’Italia Meridionale per i Borboni. La Francia in cambio voleva Nizza e la Savoia. Sia in questa vicenda che nelle guerre di Indipendenza che seguirono, la seconda che da lì a poco si sarebbe scatenata e la terza nel 1866, Virginia seppe molto più di quanto avrebbe dovuto. Circondata da una rete di informatori privilegiati, svolse probabilmente una vera e propria azione di spionaggio a vantaggio in particolare, oltre che di se stessa, dei Rotschild, che videro aumentare considerevolmente la loro fortuna.