Pippo Russo, l’Unità 22/12/2004, pag. 16., 22 dicembre 2004
«Quanto sei bella, Ilaria, in quel vestitino nero che ti fascia come un’apprendista mummia e ti concede la medesima libertà di movimento che avresti dentro le spire di un boa constrictor
«Quanto sei bella, Ilaria, in quel vestitino nero che ti fascia come un’apprendista mummia e ti concede la medesima libertà di movimento che avresti dentro le spire di un boa constrictor. E quanto di donano quelle spalline delle dimensioni di due fili interdentali, a arginare un décolleté che impietosamente riaccende fatue fiammelle sotto le ceneri ormonali del povero Marione Sconcerti» (Pippo Russo sulla D’Amico).