"Cicerone contro Catilina", Garzanti, Milano 1996, 21 dicembre 2004
Un silenzio che grida. Se avessi rivolto le stesse parole a un giovane perbene come Publio Sestio, qui presente, o a un uomo così valoroso come Marco Marcello, il Senato, a ragione, mi avrebbe subito attaccato, assalito con la forza, benché sia console, anche in un luogo sacro come questo
Un silenzio che grida. Se avessi rivolto le stesse parole a un giovane perbene come Publio Sestio, qui presente, o a un uomo così valoroso come Marco Marcello, il Senato, a ragione, mi avrebbe subito attaccato, assalito con la forza, benché sia console, anche in un luogo sacro come questo. Ma nel tuo, Catilina, la loro calma è un’approvazione, la loro sopportazione un giudizio, il loro silenzio un grido [...].