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 2004  dicembre 05 Domenica calendario

Al posto di ”Santa maria della scala”. Ma dove costruirlo? Ragioni di sicurezza direttamente da Vienna imposero di «non ristabilire il teatro nel reinto del Regio Ducal Palazzo»

Al posto di ”Santa maria della scala”. Ma dove costruirlo? Ragioni di sicurezza direttamente da Vienna imposero di «non ristabilire il teatro nel reinto del Regio Ducal Palazzo». Maria Teresa propose piazza Castello. L’idea non piacque alla nobiltà. Troppo esposto il nuovo teatro a eventuali attacchi bellici e fondamentalmente troppo scomodo da raggiungere. A trattare con la corte, il corpo dei palchettisti, i proprietari dei palchi del defunto teatro, aveva destinato una commissione di tre delegati: il marchese Pompeo Litta, il Duca Serbelloni e il conte Vitaliano Biglia. La commissione voleva insistentemente ”il luogo della Scala” e dopo un braccio di ferro, ebbe la meglio: il Teatro Grande sarebbe sorto sull’area della Chiesa Santa Maria della Scala, sulla corsia del Giardino, l’attuale via Manzoni. Il 5 agosto 1776 l’impresa Fè e Marliani cominciò la distruzione della chiesa eretta nel 1381 da Beatrice della Scala, detta Regina della Scala, moglie di Barnabò Visconti. Anzi, i teatri nuovi sarebbero stati due: oltre al ”Teatro Grande”, avrebbe visto la luce anche il ”Teatro Piccolo”, la Cannobbiana, l’attuale Teatro Lirico. I progetti furono firmati da Giuseppe Piermarini, umbro, portato a Milano alla fine degli anni Sessanta dal suo maestro Vanvitelli, già architetto della Real Corte, che aveva diretto le operazioni di spegnimento dell’incendio.