Pier Mario Fasanotti, "il Giornale" 9/12/2004, pagina 18., 9 dicembre 2004
Prima di diventare vescovo d’Ippona (nel 395 d.C.) Sant’Agostino s’abbandonò al sesso con gioia sfrenata che diventò cupa ossessione
Prima di diventare vescovo d’Ippona (nel 395 d.C.) Sant’Agostino s’abbandonò al sesso con gioia sfrenata che diventò cupa ossessione. Convisse per dodici anni con una Monica «scovata da un fuoco inquieto e imprudente», dalla quale ebbe un figlio morto prematuramente, e che cacciò quando consegnò la sua anima a Dio. Lei, che lo amava, si ribellò: «Tu m’hai abbandonata perché hai cominciato a guardare con disprezzo l’amore sensuale. Più di ogni altra cosa Dio vuole che l’uomo viva continente, tu dici. In un Dio di tal fatta non ho alcuna fiducia».