Enrico Franceschini, La Repubblica 12/12/2004, 12 dicembre 2004
Anatomia. La medicina ha bisogno di cadaveri, da sezionare e studiare. Un tempo, se li procurava clandestinamente
Anatomia. La medicina ha bisogno di cadaveri, da sezionare e studiare. Un tempo, se li procurava clandestinamente. A Londra, negli anni Trenta dell’Ottocento, un cadavere in buono stato rendeva a chi lo portava in ospedale dieci sterline, quattro volte la paga di un apprendista operaio. Chi erano questi venditori? Gente ai margini della malavita, che rubava i corpi dalle tombe e, qualche volta, uccideva per trafficare col corpo. Su uno di questi ha pubblicato ora un libro Sarah Wise The Italian Boy, murder and grave robberry in 1830’s London (Il ragazzo italiano, assassassini e furti nelle tombe nella Londra del 1830). Vi si racconta la storia di Carlo Ferrari, piccolo piemontese di 14 anni, che mendicava intorno al Covent Garden e fu ucciso dalla banda di un certo John Bishop che poi si presentò col corpo ai medici del King’s College. Ma il cadavere era ancora calda e i dottori chiamarono la polizia. Bishop e i suoi due complici vennero arrestati e impiccati un mese dopo. I loro corpi - mentre i giornali dedicavano alla vicenda pagine e pagine -, staccati dalla forca vennero consegnati per le esercitazioni proprio agli anatomo-patologi del tempo.