L’Indipendente, 12/12/2004 pag. 1-2/3, 12 dicembre 2004
Viva l’Europa unita Intorno al 1900 Moneta viene colpito da un glaucoma che nel giro di pochi anni lo porta alla cecità totale, rendendo necessaria l’asportazione di entrambi i bulbi oculari
Viva l’Europa unita Intorno al 1900 Moneta viene colpito da un glaucoma che nel giro di pochi anni lo porta alla cecità totale, rendendo necessaria l’asportazione di entrambi i bulbi oculari. Impossibilitato a leggere, si tiene continuamente informato grazie alla fedele segretaria, Maria Zappa, alla quale detta senza tregua lettere, articoli per giornali e riviste, interventi e risposte sulle questioni che sollecitano la sua coscienza e il suo intelletto. Europeismo, riduzione degli armamenti e fondazione di un tribunale internazionale permanente sono i temi fondamentali della propaganda e dell’azione pacifiste di Moneta. Si tratta degli stessi sentieri della pace percorsi uno per uno dopo le due guerre mondiali e la fine della guerra fredda. Alcuni suoi scritti, quasi profetici, anticipano di mezzo secolo le tematiche di pacifisti e europeisti. Nel 1904 sulla Vita Internazionale: «Colla federazione europea cessa il bisogno degli enormi armamenti dei singoli Stati, perché ciascuno vedrà salvaguardata la propria sicurezza nell’unione cogli altri Stati; per essa si arriverà all’abolizione delle dogane fra Stato e Stato, che metterà i popoli d’Europa nella possibilità di lottare nel campo della concorrenza economica con armi meno diseguali colle potenti repubbliche americane». E ancora nel 1917, a un anno dalla morte: «L’Europa divisa ha reso possibile la più spaventosa delle guerre che la storia ricordi. Soltanto un’Europa confederata potrà forse impedire nel futuro una nuova guerra [...] La federazione che vagheggiamo non sopprime le Nazioni come non può sopprimere le patrie che sono il primo e maggior elemento di civiltà; ma riunendo le patrie libere nello stesso consorzio federale, impedendo che qualcuna di esse, tratta dal vecchio non ”sacro egoismo”, voglia ingrandirsi a spese delle altre, le libera di quanto vi può essere di materialmente e moralmente nocivo alle altre. Essa, sorgendo dal consenso spontaneo delle Nazioni che la comporranno, non toglierà loro quei caratteri che più distinguono e abbelliscono la personalità di ciascuna, e la sua autorità sovrana non sarà altro che la somma di quella parte di autorità, a cui le Nazioni individualmente avranno rinunciato nell’interesse comune. Così la Federazione costituirà una nuova grande forza di fronte alle Nazioni che sulle prime non ne faranno parte, una forza che tornerà di grande vantaggio a tutti gli Stati federali». Trent’anni di indefessa propaganda pacifista mettono in luce Moneta anche sul piano internazionale: nel 1907 viene premiato con il nobel per la Pace, diviso con il francese Louis Renault, professore di diritto internazionale dell’Università di Parigi. E così come aveva fatto con la gratifica che Sonzogno gli aveva dato per i vent’anni di direzione del Secolo, devolve l’importo del nobel all’Unione Lombarda.