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 2004  dicembre 15 Mercoledì calendario

Fest Joachim

• Berlino (Germania) 8 dicembre 1926, 11 settembre 2006. Giornalista. Storico • «[...] differenza di molti suoi coetanei - non entrò a far parte della Hitler-Jugend, perché glielo impedì il padre, fervente antinazista. Il giovane fu tuttavia arruolato nella Wehrmacht e combatté nella seconda guerra mondiale fino a quando fu fatto prigioniero in Francia. Dopo avere studiato diritto, storia, sociologia e letteratura tedesca presso le università di Friburgo, Francoforte e Berlino, Fest lavorò dal 1954 al 1961 presso l’emittente radiofonica berlinese Rias in qualità di redattore specializzato in storia contemporanea. Nel 1963 passò al canale televisivo Norddeutscher Rundfunk, di cui fu caporedattore fino al 1968, quando rassegnò le dimissioni per dedicarsi alla stesura del testo che gli avrebbe dato la notorietà, Hitler. Una biografia, pubblicato in Italia per Garzanti. Dopo l’uscita del libro, nel 1973, Fest entrò nella redazione del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung come responsabile delle pagine culturali, incarico che mantenne fino al 1993. Negli anni Ottanta lo storico fu una delle figure di spicco della Historikerstreit, la controversia intorno agli studi sul nazismo che vide opposti in Germania Ernst Nolte e Andreas Hillgruber, esponenti di una teoria ”revisionista”, a storici e studiosi di sinistra come Jürgen Habermas, Jürgen Kocka e Hans Mommsen. Autore fra l’altro di un saggio sulla figura di Albert Speer (Speer. Una biografia, Garzanti), con il quale aveva collaborato alla stesura del ”memoir” Memorie del terzo Reich (Mondadori 1996), Fest ha firmato nel 2001 La disfatta da cui è stato tratto un film diretto da Oliver Hirschbiegel» (’il manifesto” 4/4/2006). «[...] animo conservatore profondamente convinto dell’irrazionalità con cui procede il magmatico corso della Storia, si è imposto all’attenzione del grande pubblico negli anni Settanta con un’ampia biografia su Adolf Hitler. Sempre in qualità di esperto del Führer ha [...] collaborato all’impressionante film sugli ultimi giorni del dittatore nella Berlino del ”45 [...]» (Alessandro Melazzini, ”La Stampa” 15/12/2004).