Filippo Ceccarelli, La Stampa 13/12/2004, pag. 8., 13 dicembre 2004
Tutta Alleanza nazionale è parecchio sesnibile alla tv, «ma nessuno riuscirà mai a eguagliare l’entusiasmo, la passione, l’autentica, fantastica, durevole e pervasiva telemania del senatore Michele Bonatesta, da Viterbo, il Minosse del piccolo schermo
Tutta Alleanza nazionale è parecchio sesnibile alla tv, «ma nessuno riuscirà mai a eguagliare l’entusiasmo, la passione, l’autentica, fantastica, durevole e pervasiva telemania del senatore Michele Bonatesta, da Viterbo, il Minosse del piccolo schermo. Nel senso che giudica e manda, atterra e suscita, affanna e consola, promuove e respinge, comunque interviene da intenditore su qualsiasi programma presente e futuro [...] Pare di cogliere in lui una tensione tra l’austera risonanza che persegue e l’irrilevanza un po’ buffa dei risultati che ottiene. di sicuro in buona fede e per questo non merita irrisione. Ma alla lunga rischia di diventare lui stesso un sequel o un serial di successo della politica post-televisiva» (Filippo Ceccarelli).