Costanzo Costantini, "Il Messaggero" 14/12/2004, 14 dicembre 2004
Tra le opere nate al Caffè Greco di Roma, fondato nel 1760 da Nicola della Maddalena: Goehte vi scrisse le ultime scene di "Ifigenia in Tauride", Gogol una buona parte delle "Anime morte", la filosofa spagnola Maria Zambrano i suoi "Quaderni del caffè", il poeta Adamo Manckiewiez vi dettò molte delle odi che gli valsero il titolo di «Victor Hugo della Polonia»
Tra le opere nate al Caffè Greco di Roma, fondato nel 1760 da Nicola della Maddalena: Goehte vi scrisse le ultime scene di "Ifigenia in Tauride", Gogol una buona parte delle "Anime morte", la filosofa spagnola Maria Zambrano i suoi "Quaderni del caffè", il poeta Adamo Manckiewiez vi dettò molte delle odi che gli valsero il titolo di «Victor Hugo della Polonia». Renato Guttuso ritrasse il locale in un celebre quadro, ora al museo Ludwig di Colonia: tra gli altri vi si riconosce Giorgio de Chirico, che ci arrivava ogni mattina dal suo atelier di Trinità dei Monti «come un aereonauta tra i selvaggi», diceva Cocteau