Varie, 11 dicembre 2004
NESPOLI Vincenzo
NESPOLI Vincenzo Afragola (Napoli) 12 gennaio 1954. Politico. Nel 1996, 2001, 2006 eletto alla Camera, nel 2008 al Senato (Pdl). Sindaco di Afragola. Nel maggio 2010 la procura di Napoli ne chiese gli arresti domiciliari: ipotesi di reato concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale e reimpiego di denaro frutto di attività illecite, per i pm sarebbe dominus occulto di una società di vigilanza (fallita nel 2007 con un passivo di oltre 25 milioni) utilizzata per fini di arricchimento personale e acquisizione di consensi elettorali. • «Autore del progetto di riforma della legge elettorale che tanto piace a Berlusconi [...] “Al termine di ogni elezione, analizzando i risultati del voto, mi rendevo conto dello scompenso tra maggioritario e proporzionale che penalizzava il centrodestra”. Così è stato anche nel 2001: “Ne ho parlato con Fini, come facciamo al termine di ogni tornata elettorale. Gli ho spiegato che la scheda unica avrebbe semplificato il sistema e rafforzato il bipolarismo, ma non se n’è fatto nulla. Così mi sono limitato a presentare un progetto di legge per introdurre il turno unico alle Amministrative [...] Si era appena votato per le Europee e Fini mi anticipò che Berlusconi voleva cambiare la legge e costituire un tavolo di studio. Gianfranco mi diede il mandato di parteciparvi in rappresentanza di An con la mia proposta”. Nespoli, napoletano di Afragola, laureato in Medicina (“ma non ho mai esercitato la professione”), è l’esperto del partito in materia elettorale: “Pochi sanno che sono stato il più stretto collaboratore di Tatarella nella stesura della legge per le Regionali, nel 1995. Lui fu il relatore del testo, ma fui io l’autore materiale”. Insieme a Fini chiuse poi la trattativa sulle candidature per le [...] Politiche: “Matteoli non potè andare e così Gianfranco chiamò me. Fu una giornata estenuante, tutti i leader della Cdl chiusi fino a notte in casa di Berlusconi. Alla fine per An la partita si chiuse bene, io riuscii a strappare qualche candidato in più in Campania. Ricordo che tra me e il premier si stabilì subito un rapporto di simpatia”. Con Berlusconi non ha parlato direttamente del suo progetto di riforma della legge [...]» (Livia Michilli, “Corriere della Sera” 11/12/2004).