Varie, 9 dicembre 2004
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Seifert Michael
• Landau (Ucraina) 16 marzo 1924, Caserta 6 novembre 2010. Boia nazista, l’ultimo condannato all’ergastolo • «[...] si era rifugiato in Canada subito dopo la guerra, ricostruendosi una vita fingendo d’essere un tranquillo avvocato di origini tedesche. Ma in troppi si ricordavano i suoi occhi di ghiaccio da folle aguzzino, e così mentre le testimonianze degli ex deportati aumentavano di giorno in giorno, un meticoloso procuratore militare di Verona, Bartolomeo Costantini, s’era messo a dargli la caccia fino ad acciuffarlo in una villetta di Vancouver. Nel 2000 la condanna all’ergastolo per undici omicidi, poi solo nel 2008 - dopo una lunga battaglia legale - l”estradizione e il suo ingresso in carcere. Tra le vittime di Seifert ci fu anche Mike Bongiorno. “Al mio arrivo al campo di Bolzano - raccontò il presentatore [...] - vidi una serie di baracche in legno e, in mezzo al campo, una cella in muratura. Senza spiegarmi perché, Misha ordinò che fossi rinchiuso proprio là dentro, in isolamento. Non seppi mai il motivo di questa decisione”. Si salvò per un soffio, Mike, trasferito al campo di Innsbruck e poi a Spittal, dove venne scambiato con otto tedeschi finiti nella mani degli Alleati. A parte Erich Priebke, Seifert era l’unico ex criminale di guerra nazista condannato all’ergastolo che stava scontando la pena in Italia. [...] Per capire chi è stato davvero Misha l’aguzzino, basta leggere le testimonianze dei sopravvissuti del lager di Bolzano. Come quella di Nella Mascagni, uno dei simboli della Resistenza altoatesina: “Il suo compito era quello di torturare, infierire, bastonare, uccidere. Con ogni mezzo, per qualsiasi motivo, anche il più futile. Fu un inferno senza fine” [...]» (Pierluigi Depentori, “la Repubblica” 6/11/2010) • «Michael, Misha Seifert, [...] il boia del lager di Bolzano colpevole di almeno quattrodici omicidi e di infinite atrocità commesse nel campo di concentramento altoatesino. [...] condannato nel 2000: il tribunale militare di Verona sulla base dell’inchiesta avviata dal procuratore Bartolomeo Costantini ha riconosciuto l’ex ufficiale delle SS di origine ucraina colpevole di una serie di atroci delitti infliggendogli una pena di nove ergastoli [...] Il boia di via Resia ha sempre negato di avere ucciso durante gli anni trascorsi nel lager di Bolzano. La giustizia italiana, però, sulla base anche di dettagliate testimonianze, ha deciso diversamente. [...] Dal lager di Bolzano tra l´estate del 1944 quando venne sgomberato il lager di Fossoli alla primavera del 1945 passarono oltre 9 mila detenuti non solo italiani fra i quali molte donne e bambini e religiosi da avviare ai campi di sterminio nazisti di Mauthausen, Flossenbuerg, Dachau. Auschwitz e Ravensbrueck: 2.050 non tornarono mai più in Italia» (Pierluigi Depentori, “la Repubblica” 9/12/2004).