Varie, 9 dicembre 2004
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Radmanovic Vladimir
• Trebinje (Serbia) 19 novembre 1980. Giocatore di basket. Degli Charlotte Bobcats. Ha giocato anche con Seattle Supersonics, Los Angeles Lakers e Los Angeles Clippers. Con la nazionale ha vinto i Mondiali 2002 • «[...] da ragazzino voleva diventare, come tutti, un campione di calcio [...] a scuola aveva messo il football e l’atletica davanti a tutto, si era dovuto arrendere alla evidenza di un corpo cresciuto troppo in alto per emulare gente come Savicevic; e del resto il basket in un paese come la vecchia Jugoslavia non era certo uno sport di secondo piano. Dopo tre anni passati a giocare in quella polisportiva di campioni che era la Stella Rossa di Belgrado, il ragazzino nato l’anno in cui era morto Tito, e che nel 1998 aveva già conquistato il titolo europeo giovanile, si ritrova nella primavera del 2001 a entrare nei ”draft”, le scelte del basket professionistico Usa che assegnano alle squadre peggiori dell’anno precedente il diritto di scegliersi i giovani giocatori migliori. Quello del 2001 fu un draft storico, perché per la prima volta come ”Number One”´ venne scelto un ragazzo che non arrivava dal college ma direttamente dalla ”high school”, cosa che non era stata permessa neanche a un mostro sacro come Michael Jordan. Si chiamava Kwame Brown e a tutti - allenatori, tifosi e sponsor - sembrava inevitabile che diventasse il nuovo Jordan, previsione che si dimostrò del tutto errata. Tra i primi di quella lista c’erano anche alcuni giocatori europei, lo spagnolo Paul Gasol al numero tre, il francese Tony Parker e lui, Vladimir, al dodicesimo posto della lista. Quando i Seattle Supersonics decisero di puntare su di lui, tra i tifosi ci fu una mezza rivolta. Chi era mai quello sconosciuto, che arrivava da un paese finito negli ultimi anni sulle pagine dei giornali solo per via di una guerra terribile, per togliere il posto a tanti validi ”American Kids”, usciti a fatica dai ghetti grazie alle borse di studio? Ma Vladimir non si è perso d´animo, ha lavorato, lavorato sodo, e alla fine della stagione si ritrovò ad essere eletto nel secondo quintetto delle migliori ”rookies”, le matricole, dell’anno. [...] Tutti coloro che seguono il basket in America sanno chi è Vladimir Radmanovic, e a Seattle anche chi non è appassionato dello sport riconosce ora quel ragazzone di 2 e 08 di altezza per 106 chili. [...]» (Alberto Flores D’Arcais, ”la Repubblica” 9/12/2004).