Mitì Vigliero, "Libero" 7/12/2004, pagina 17., 7 dicembre 2004
Nella chiesa di san Carlo Borromeo a Torino è conservato il berrettino di San Vincenzo e il rocchetto di san Carlo; in quella di San Francesco un pezzo di cinta di santa Rita; in san Giovanni la spada di san Maurizio e un dito indice del Battista (in tutto se ne contano undici, sparsi un po’ ovunque)
Nella chiesa di san Carlo Borromeo a Torino è conservato il berrettino di San Vincenzo e il rocchetto di san Carlo; in quella di San Francesco un pezzo di cinta di santa Rita; in san Giovanni la spada di san Maurizio e un dito indice del Battista (in tutto se ne contano undici, sparsi un po’ ovunque). Nel Duomo di Spoleto c’è il santo pannolino di Gesù Bambino: una striscia di lino con tanto di attestato d’autenticità rilasciato da Alessandro III nel 1175. Variamente distribuiti in Europa ci sono più di 500 chiodi usati per crocifiggere Cristo, ma di questi sono veri solo i tre trovati da Sant’Elena sul Golgota (uno è finito nella corona ferrea dell’imperatore Teodosio). Tra le reliquie di Cristo, anche il santo prepuzio: uno riconosciuto ufficialmente, altri tredici conservati in svariate chiese. Della Madonna è rimasta la cintura, centinaia di capelli e pezzetti di velo, l’anello nuziale, litri di latte materno. Molto diffusi anche i resti di san Giovanni Battista: il corpo (nella cattedrale di Genova), una decina di teste (una di quando era fanciullo), 922 denti.