Paolo Lepri, ཿCorriere della Sera, 6/12/2004, pagina 25., 6 dicembre 2004
Vidiadhar Surajprasad Naipaul, premio Nobel per la letteratura nel 2001, confessa di aver ricevuto dal padre, giornalista e aspirante narratore, un "dono supplementare", la "paura di estinguersi" che si può combattere solo con la "pratica della vocazione": "E fu il panico al pensiero di non riuscire a essere quello che dovevo essere, anziché la semplice ambizione, ad accompagnarmi quando nel 1954 andai da Oxford a Londra per cominciare a scrivere
Vidiadhar Surajprasad Naipaul, premio Nobel per la letteratura nel 2001, confessa di aver ricevuto dal padre, giornalista e aspirante narratore, un "dono supplementare", la "paura di estinguersi" che si può combattere solo con la "pratica della vocazione": "E fu il panico al pensiero di non riuscire a essere quello che dovevo essere, anziché la semplice ambizione, ad accompagnarmi quando nel 1954 andai da Oxford a Londra per cominciare a scrivere. Mio padre era morto l’anno prima. La nostra famiglia era in lutto; avrei dovuto fare qualcosa per i miei, tornare da loro; ma finché non fossi diventato uno scrittore non potevo tornare. Nel corso del mio undicesimo mese a Londra scrissi il mio libro, ne scrissi un altro; cominciai a tornare".