Marzio G. Mian, "io donna" 4/12/2004 pagina 98, 4 dicembre 2004
Il cattivo capitalismo familiare secondo Francesco Trapani, amministratore delegato di Bulgari (è figlio di Lia, sorella di Paolo e Nicola, presidente e vicepresidente del gruppo): «Tutti vogliono stare in azienda, uno fa i foulard, uno arreda i negozi, l’altro si improvvisa alle pubbliche relazioni, bisogna piazzare il nipote che ha studiato a Boston, dare un incarico alla cognata che si annoia: un meccanismo perverso
Il cattivo capitalismo familiare secondo Francesco Trapani, amministratore delegato di Bulgari (è figlio di Lia, sorella di Paolo e Nicola, presidente e vicepresidente del gruppo): «Tutti vogliono stare in azienda, uno fa i foulard, uno arreda i negozi, l’altro si improvvisa alle pubbliche relazioni, bisogna piazzare il nipote che ha studiato a Boston, dare un incarico alla cognata che si annoia: un meccanismo perverso. Non credo all’azienda familiare dove non comanda nessuno[...] Ripeto: io guardo con sospetto la famiglia in azienda: è quasi sempre incompatibile con la globalizzazione. Cosa ne sa la famiglia delle grandi competenze?»