Varie, 3 dicembre 2004
MORI
MORI Mariko Tokyo (Giappone) 1967. Artista • «Aveva intrapreso la carriera di Naomi Campbell, e invece è diventata una delle più affermate star dell’arte internazionale. Dalle sfilate di moda è approdata alle passerelle nei musei di tutto il mondo [...] profeta della nuova arte spiritual-tecnologica, in bilico tra Budda e cyberspazio, tra spot e affreschi della Cina imperiale [...] naturalizzata americana dopo gli studi alla Chelsea School of Art di Londra [...] la sua arte è assai elaborata e nasce dall’applicazione del linguaggio pop e surreale a quello della computer graphic. Si tratta, dunque, di un’operazione con profonde basi pittoriche che, nei contenuti, permette di conciliare il cyborg con la meditazione zen, trovando una soluzione per risolvere le inquietudini dell’uomo contemporaneo. ”Propongo di riflettere sulla spiritualità del XXI secolo partendo dalla relazione tra umanità e natura attraverso l’esperienza del passato. Ciò che bisogna ripensare è il rapporto tra l’uomo e la tecnica” [...]» (Alberto Fiz, ”Sette” n. 18/1999).